Soffocamento da cibo: 5 cose da fare per prevenirlo
Soffocamento da cibo: 5 cose da fare per prevenirlo
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Soffocamento da cibo: 5 cose da fare per prevenirlo

Tempo di lettura: 12 minuti

Un bambino può davvero mangiare tutto quello che è previsto nel menù familiare, e può farlo già a partire dallo svezzamento. Questo concetto, come sai, è un punto fermo nella mia comunicazione di dietista pediatrica. Però non posso non ricordarti che alcuni alimenti possiedono forme, dimensioni e consistenze che aumentano il rischio di soffocamento da cibo nella primissima infanzia, al punto da essere inadatti (se proposti tal quali o presentati secondo forme e texture pericolose) al di sotto dei 4-5 anni di età.

Caramelle di ogni tipo, würstel, affettati ed insaccati, carne e pesce, semi, legumi interi e frutta secca: questo è solo un piccolo elenco dei cibi sotto i riflettori per la sicurezza dei più piccoli. Per molti di questi è possibile adottare delle accortezze per minimizzare il rischio di asfissia da corpo estraneo, mentre altri sono fortemente sconsigliati in età prescolare, senza se e senza ma.

In questo articolo – ti avverto – non desidero fare allarmismo, ma mi limito a riportare la realtà dei fatti, spiegandoti come ridurre il rischio di soffocamento da cibo per i bambini. Non solo: con lo scopo di sensibilizzare riguardo questo importante problema, ti evidenzierò 5 aspetti legati alla tematica che non possono essere ignorati, sin dallo svezzamento.

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I numeri del soffocamento da cibo

Il soffocamento causato da corpi estranei è una delle principali cause di decesso per i bambini da 0 a 3 anni, e resta una causa rilevante di morte fino ai 14 anni. In Europa, si stima che circa 500 bambini muoiano ogni anno per asfissia da corpo estraneo [1]. In Italia, si stimano 80.000 incidenti che mettono a rischio i più piccoli [2] e gli alimenti rappresentano una delle principali cause di soffocamento [3].

Sono numeri enormi che, messi di fianco alle parole soffocamento, decesso e morte, fanno rabbrividire anche i genitori meno apprensivi. Ho deciso, però, di utilizzare esattamente queste parole perché le cose vadano raccontante con il loro nome, chiaramente. In fin dei conti, questi dati sono corroborati da articoli ed articoli di giornale che parlano di tragedie sfiorate o, peggio, di morti durante occasioni altrimenti liete, come pasti a scuola o in famiglia. Ciò che spesso sfugge da questa narrazione è che, a fronte di un numero di decessi stabilmente alto, ancora tanti bambini restano colpiti dagli esiti della mancanza di ossigeno pur senza perdere la vita: interrompere il flusso di aria anche per poco tempo, infatti, può comportare danni permanenti, compromettendo organi particolarmente sensibili, come occhi e cervello.

E le conseguenze più severe sono legate ad alimenti che possiedono caratteristiche di forma, consistenza e dimensione specifiche [4]. Saperle riconoscere significa fare un’importante prevenzione primaria.

Prevenire il soffocamento da cibo: sai già come fare?

Come professionista della nutrizione infantile e come mamma so bene quanto sia importante informare su come evitare situazioni pericolose durante lo svezzamento e nel corso dell’alimentazione della prima infanzia. Ed ecco perché mi batto quotidianamente per sensibilizzare sul tema del soffocamento da cibo genitori, nonni, educatori, babysitter e caregiver!

Ancora oggi persiste una forte dose di cattiva e confusa informazione circa la prevenzione primaria del rischio di soffocamento e le famiglie non sono adeguatamente formate sui concetti del “Pasto sicuro” e dei “Tagli in sicurezza”, che vedremo più avanti. Questi argomenti sono indispensabili per affrontare con maggiore serenità i primi assaggi del tuo bambino in svezzamento e per accompagnarlo nel suo viaggio di scoperta del cibo. La stessa cattiva informazione, poi, riguarda le manovre di disostruzione pediatrica, che sono delle procedure salvavita e che riducono fortemente la probabilità di esiti invalidanti in tutti i casi in cui il flusso di aria nelle vie aeree è impedito.

Ma vediamo insieme 5 caratteristiche di questo problema, che sono certa ti aiuteranno a comprendere come ridurre il rischio di soffocamento da cibo.

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1. Comprendere perché i più piccoli corrono il rischio maggiore

Iniziamo da questo punto, fondamentale per comprendere perché il problema del soffocamento da cibo colpisce soprattutto i più piccoli. Per tutta l’età prescolare, i bambini sono esposti al maggior rischio di asfissia per diversi motivi:

  • Il primo coincide con le caratteristiche delle loro vie aeree, di calibro minore rispetto a quelle dell’adulto e di forma conica. Questi aspetti sono estremamente sfavorevoli in caso il cibo finisse nell’albero respiratorio anziché essere deglutito seguendo il suo naturale percorso nel canale digerente;
  • Il secondo è la tendenza ad affrontare più situazioni contemporaneamente. I bimbi, si sa, fanno tutto insieme. Giocano, ridono, piangono, corrono, saltano, parlano… tutte queste situazioni li pongono a maggior rischio di soffocamento da cibo perché non prestano un’adeguata attenzione nei confronti di un’attività che richiede grande coordinazione.
  • Il terzo motivo risiede nella dentizione incompleta, che non è in grado di sminuzzare finemente il cibo come farebbe la dentatura dell’adulto. Questa caratteristica anatomica può essere superata con un’accurata preparazione delle pietanze prima di essere proposte durante i pasti.

I tre elementi che ti ho elencato potrebbero scoraggiare chi si appresta ad affrontare lo svezzamento, ma una soluzione c’è… anzi due soluzioni ci sono!

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Una è non affrettare la tappa dell’alimentazione complementare e rispettare lo sviluppo neuromotorio del tuo bambino: ho dedicato un webinar gratuito a questo importantissimo tema per aiutarti ad individuare tutti i parametri per sapere qual è il momento giusto per cominciare lo svezzamento. Spoiler: non c’è una data uguale per tutti!

La seconda prevede di seguire le Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica emanante dal Ministero della salute.

2. Conoscere le Linee di indirizzo antisoffocamento: parte tutto da qui

Affinché l’ipotesi terribile del soffocamento da cibo non diventi realtà, è bene conoscere adeguatamente le Linee guida pediatriche sulla prevenzione di questa problematica, emanate nel 2017 dal Ministero della Salute [5]. In questo documento, che ti lascio come sempre nella bibliografia all’articolo, puoi trovare quali sono gli alimenti che aumentano il rischio di soffocamento. Una conoscenza adeguata della materia permette di applicare queste indicazioni durante tutti i pasti condivisi in famiglia.

Ti informo che, per evitare spiacevoli situazioni legate al soffocamento da cibo, durante i pasti è essenziale mantenere una supervisione costante sul bambino. Evita distrazioni per te e per lui, come telefoni cellulari o televisione, e concentra la tua attenzione sul piccolo mentre mangia. Siediti insieme a lui e interagisci durante il pasto, incoraggiando una masticazione lenta e adeguata. Non perderlo mai di vista, soprattutto se si sta approcciando da poco ai cibi solidi e, quindi, non sa ancora bene come masticarli e deglutirli.

La fase di introduzione degli alimenti che fanno parte di un’alimentazione sana e variata, come sai, è un importante traguardo nello sviluppo del bambino, ma porta con sé la necessità di prestare particolare attenzione. E anche a scuola è importantissimo utilizzare le stesse accortezze. Sono diversi anni, ormai, che raccolgo le testimonianze di genitori davvero preoccupati per la tendenza ancora ben radicata in nidi e materne a proporre caramelle durante i momenti di convivialità e come incentivo per un buon comportamento. Lasciamo da parte il tema dell’educazione alimentare dei nostri bambini, e non parliamo neppure del problema di somministrare zuccheri e/o dolcificanti in età così precoce – ho già affrontato queste tematiche in un diverso approfondimento, che ti invito a recuperare! Concentriamoci invece, ancora una volta, sul rischio di soffocamento da cibo, un argomento ricorrente che ho avuto modo di approfondire molto bene anche grazie alla mia esperienza nella ristorazione collettiva.

Per aiutarmi a diffondere una maggiore consapevolezza, ho deciso di mettere a tua disposizione una lettera gratuita che potrai indirizzare al Dirigente scolastico qualora notassi da parte degli educatori la tendenza a proporre alimenti non adatti alle esigenze del tuo bambino.

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3. I concetti di Pasto sicuro e di Tagli in sicurezza

Il Ministero della salute ha firmato quello che è noto come Pasto sicuro, per sensibilizzare circa regole di preparazione e somministrazione (ma anche di comportamento) per minimizzare il rischio di soffocamento da cibo [5]. Nei primi anni, infatti, la scelta degli alimenti è fondamentale: devono essere abbastanza morbidi per poter essere schiacciati tra il dito e il pollice – una prova che ha lo scopo di riprodurre l’azione delle gengive prive di denti dei più piccoli – ma non devono essere appiccicosi. Evita popcorn, noci intere, uva intera e similari, poiché possono rappresentare un forte pericolo in materia di soffocamento. È, inoltre, consigliabile cuocere le verdure fino a renderle morbide e tagliarle seguendo le indicazioni sui tagli sicuri.

Se non le conosci, ti invito a dare un’occhiata al mio videocorso dedicato ai Tagli in sicurezza, ricco di tutorial pratici che ti aiuteranno a rendere il momento dei pasti più tranquillo e sereno. Questo videocorso può essere acquistato a parte, oppure insieme al videocorso Svezzamento – alimentazione complementare, rendendo questo contenuto un prodotto unico nel suo genere, che comprende indicazioni pratiche, e-book inediti e approfonditi, le risposte alle domande più frequenti sullo svezzamento ed il supporto di esperti in alimentazione pediatrica in un gruppo Facebook dedicato.

4. Alimenti da evitare e alimenti da preparare adeguatamente

Ho scritto più volte nel corso di questo articolo che cibi piccoli e duri, come la frutta secca e le caramelle sono particolarmente pericolosi per i bambini piccoli. Il mio consiglio è di evitare gli alimenti di cui non puoi modificare texture e forma e di preparare con i Tagli in sicurezza tutti quelli consigliati all’interno di un’alimentazione equilibrata.

Il mio no categorico lo rivolgo, allora, ad arachidi, frutta secca e semi interi, caramelle dure e gommose, marshmallow, lecca lecca, gomme da masticare, popcorn e sfoglie di patate fritte.

Ti invito ad preparare al meglio, invece, i cibi che puoi modificare per renderli adeguati alle competenze acquisite dal tuo bambino.

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Un altro modo per ridurre il rischio di soffocamento da cibo è assicurarsi che il bambino sia sempre seduto composto durante i pasti. Utilizza seggioloni o sedie alte che offrano un adeguato supporto. Il divano, poi, non è il luogo corretto in cui mangiare, proprio perché potrebbe non contribuire a mantenere una posizione consona.

È anche molto importante non correre o giocare mentre si mangia, o distrarsi con la TV o con qualsiasi altro dispositivo elettronico: dedicare attenzione al pasto è la prima regola.

Insomma, evita di alimentare il bambino mentre è sdraiato o in movimento, poiché questi sono comportamenti decisamente pericolosi!

5. Cosa fare in caso di soffocamento da cibo: primo soccorso e disostruzione

Essere preparati è fondamentale: considera la possibilità di frequentare corsi di primo soccorso pediatrico, in modo da essere pronto a reagire in caso di emergenza! Dopotutto, conoscere le manovre di disostruzione delle vie aeree può fare la differenza in situazioni critiche. Per questo ti invito ad affidarti a professionisti che sappiano davvero tramandarti le nozioni più importanti e come agire in caso di pericolo.

Le “Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica”, le prime in Europa ad essere state redatte sulla base di documenti internazionali, sottolineano l’importanza di questo tipo di manovre, a mio avviso fondamentali da conoscere.

Concludo questo articolo sottolineando che l’introduzione dei cibi solidi è un passo molto importante nello sviluppo del tuo bambino, ma richiede consapevolezza e attenzione. Ricorda sempre che la sicurezza è prioritaria e che investire tempo nell’educazione alimentare e su queste pratiche può fare la differenza!

Bibliografia e sitografia

[1] Dati del rapporto Susy Safe, Surveillance System of Foreign Body Injuries in Children, uno dei più estesi registri internazionali che colleziona i casi di incidenti da corpo estraneo in bambini di età compresa tra gli 0 e i 14 anni, consultato il 9 aprile 2024 via https://www.susysafe.org/index.php?lang=it.

[2] Snidero S, Soriani N, Baldi I, Zobec F, Berchialla P, Gregori D. Scale-up approach in CATI surveys for estimating the number of foreign body injuries in the aero-digestive tract in children. Int J Environ Res Public Health. 2012 Nov 12;9(11):4056-67. doi: 10.3390/ijerph9114056. PMID: 23202831; PMCID: PMC3524612.

[3] Foltran F, Ballali S, Passali FM, Kern E, Morra B, Passali GC, Berchialla P, Lauriello M, Gregori D. Foreign bodies in the airways: a meta-analysis of published papers. Int J Pediatr Otorhinolaryngol. 2012 May 14;76 Suppl 1:S12-9. doi: 10.1016/j.ijporl.2012.02.004. Epub 2012 Feb 12. PMID: 22333317.

[4] Altkorn R, Chen X, Milkovich S, Stool D, Rider G, Bailey CM, Haas A, Riding KH, Pransky SM, Reilly JS. Fatal and non-fatal food injuries among children (aged 0-14 years). Int J Pediatr Otorhinolaryngol. 2008 Jul;72(7):1041-6. doi: 10.1016/j.ijporl.2008.03.010. Epub 2008 May 2. PMID: 18455807.

[5] Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo in età pediatrica. Giugno 2017. Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE. Consultato il 10 aprile 2024 via https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2618_allegato.pdf.